Mondo Tram
IL TRAM DEL SABATO di Filobustiere

Ogni sabato appuntamento con un'immagine di tram e la sua storia

15 Dicembre 2007 - Se rinasco............(seconda parte)
 

Lasciandoci alle spalle Piazza Principe di Napoli oggi Piazza della Repubblica con il monumento alle "Quattro giornate di Napoli" ed i lavori preliminari per la stazione della linea 6, ci spostiamo al largo Torretta con la prospettiva della Via Mergellina (oggi Via G. Bruno) e della salita Piedigrotta.

Abbiamo fatto solo pochi passi eppure ci siamo immersi in un'atmosfera tutt'altro che aristocratica, di un'allegra confusione. Sarà la vicinanza del mercatino di cui abbiamo parlato nella prima parte, sarà il frenetico e continuo passaggio di mezzi pubblici urbani ed interurbani (presto di nuovo anche il tram), sarà l'abitudine dei commercianti di esibire fuori della bottega la mercanzia o la presenza di palazzi dignitosi, anche se alcuni con pretesa di nobiltà; con tutto ciò sommato sembra di aver percorso un lungo tragitto dai luoghi della prima puntata. E chissà che non sia stato proprio questo contrasto (non il solo) ad indurmi tra l'altro ad amare questi luoghi.

Tutti conoscono questa zona con il nome della Torretta attribuendone l'origine alla forma del palazzo ivi presente di costruzione del ventennio già sede del fascio, che fa da spartiacque tra le due strade. In realtà anche se possiamo comprendere l'equivoco, dobbiamo precisare che la "Torretta" era in realtà un edificio del 1500 ad impiego militare poi inglobato nelle successive costruzioni.

Ma parliamo di tram. Quasi tutti ricordano la canzone del tram della "Torretta" che in realtà si chiamava "Primma, seconda e terza". L'autore (il grande E. A. Mario) cantava con questa sequenza le volte importanti che avevano segnato il destino del protagonista della canzone (con quello della moglie). A quale tram si riferiva? Secondo me, si riferiva al tram a vapore che qui aveva il suo capolinea nella direzione di Pozzuoli (vedi foto 1). Esso costituì una novità quando fu inaugurato il 5 luglio 1883 in parte ed il successivo 25 marzo 1885 nella sua interezza in concomitanza con l'apertura del tunnel sotto Posillipo costruito ad hoc per il mezzo pubblico(vedi il TdS del 4/12/04). Le macchine a vapore furono fornite equamente dalla tedesca Henschel e dalla belga Saint Leonard. Questa galleria "a forma di uovo" la possiamo vedere in fondo alla strada a destra; oggi Salita Piedigrotta dov'è collocata la stazione Trenitalia di Mergellina con l'annesso terminal della linea 6.

La strada a sinistra invece è l'attuale Via Giordano Bruno (già via Mergellina) che nel tempo in verità non è cambiata molto (vedi foto 2). Un bellissimo primo piano della 24 Thomson & Houson che sta espletando la linea "Spirito Santo-Posillipo" attrae la nostra attenzione. Qualche considerazione su questa immagine. La fotografia di sicuro è stata scattata quando ormai era diffusa la trazione elettrica ossia verso i primi anni del 1900. Del resto questa vettura entrò in servizio dopo il 1903. Ma lo scatto è comunque anteriore al 1910 quando i numeri definirono le linee (questa sarebbe stata battezzata la 2) sostituendo le tabelle policrome "reggimentali" per consentirne l'individuazione anche agli analfabeti.

Un piccolo quesito interessa la scenetta. All'epoca il senso veicolare era a sinistra e sarebbe passato a destra solo nel 1925. Ed il tram perché già marcia a destra se siamo in epoca anteriore? La risposta: i tram napoletani hanno sempre tenuto la destra.

Perveniamo quasi a piazza Sannazaro, la zona dove attualmente sono in atto lavori per la ripresa dell'esercizio (vedi forum specifico). Ne parleremo più diffusamente nella terza parte. Questo angolino da ieri ad oggi non è cambiato molto (vedi foto 3). Viene verso di noi una motrice con rimorchio che sta espletando il numero 3, numerazione che conserverà fino alla fine dell'esercizio: Piazza Carlo III – Mergellina. Si tratta di una vettura T & H cui furono aggiunti le vetrate dopo una vivace protesta dei conducenti esposti alle intemperie.

L'attuale Via G. Bruno, che ne ha viste di tutti i colori e che ha ospitato tra l'altro anche i filobus dopo che ebbero lo sfratto dal Viale Elena, vide calpestare il suo suolo anche dai famosi bus a 2 piani Fiat 412 Metropol (vedi foto 4 con una veletta posticcia). Svolgevano tra l'altro un servizio egregio sulla lunghissima relazione 106 tra piazza G. Vico e Mergellina. Rappresentarono un prodotto innovativo frutto dell'ingegno napoletano essendo stati prodotti in venti esemplari dalle industrie partenopee Aerfer . Questi veicoli furono impiegati anche in molte altre città d'Italia: Roma, Firenze, Bologna, Bari. Poi un lento ma inesorabile declino ne determinò la scomparsa. (Segue)

Grazie dell'attenzione e buona domenica a tutti i trammofili d'Italia.

Foto 1 - 2 - 4 da cartolina collezione G. Fiorentino

Foto 3 Da cartolina di collezione privata


FOTO 1

 

FOTO 2

 

FOTO 3

 

FOTO 4

 


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